Internet è un oceano smisurato, c’è tanto da esplorare ma è importante trovare degli approdi tranquilli, dei siti di fiducia che rappresentino dei punti di riferimento sia per qualità delle informazioni proposte, sia, se si tratta di acquistare, per qualità dei prodotti offerti.
Un segmento molto importante del commercio online è rappresentato dall’abbigliamento e dall’abbigliamento donna in particolare. Non è un caso che anche in alcuni siti aggregatori, dove si propongono abiti, calzature, accessori, l’offerta “donna” venga sempre al primo posto. Spesso chi è interessato all’abbigliamento donna online va alla ricerca del grande marchio, quello conosciuto, ma non è detto che ciò che troverà sia anche di qualità sotto più aspetti.
In generale puntare sull’alta sartoria e sul Made in Italy, pressoché sinonimi, consente di soddisfare le aspettative di prodotti che valgano il prezzo richiesto. Ne è un esempio lo sviluppo dell’azienda Crea-Si di Carpi. La fondatrice, Gloria Trevisani, è un emblema di imprenditorialità italiana. Ha cominciato dal basso, lavorando nelle tante aziende della zona, per i più prestigiosi marchi internazionali, facendo pratica di tutte le fasi di realizzazione dei capi di abbigliamento. Dopo 25 anni di esperienza si è sentita pronta per impegnarsi nello sviluppo di un suo marchio ed è nato così Opi[MO], un “opificio” con radici profonde nel territorio modenese.
Il passaggio da Crea-Si a Opi[MO] è stato così la sintesi tra il meglio dei saperi dell’alta sartoria italiana con l’intuizione di una donna “vera”, che si è chiesta “che cosa” persone come lei vorrebbero trovare online quando vanno alla ricerca di suggerimenti per il loro stile, a un prezzo giusto e senza sorprese. Opi[MO] ha finito così per rappresentare il Made in Italy per eccellenza: ogni abito, ogni blusa, ogni gonna o paio di pantaloni sono realizzati da sarte e modelliste che hanno idee molto precise degli standard del Made in Italy.
Etica e abbigliamento donna online: l’esempio di Opificio Modenese
Aziende come Opi[MO], inoltre, offrono anche un’altra garanzia nel panorama variegato dell’abbigliamento donna online, perché sono trasparenti sulla loro filiera produttiva. I consumatori mostrano di essere sempre più attenti all’aspetto etico e tanti sono disposti a rinunciare al grande marchio se dubitano che una gonna o dei pantaloni siano stati confezionati in fabbriche dove i lavoratori sono sfruttati. Il Made in Italy deve garantire standard italiani anche nelle condizioni dei lavoratori: Crea-Si nel 2006 ha vinto il premio “Responsabilità Sociale d’impresa”, Sezione Pari Opportunità, e nel 2018 il CNA Business Adward. L’attenzione di Opi[MO] per le donne non riguarda infatti soltanto il loro ruolo di consumatrici: l’azienda si caratterizza come impresa etica, poiché regala a tutte le sue lavoranti la visita e l’ecografia al seno. L’alta sartoria e il Made in Italy “parlano” alle donne e il linguaggio scelto da Opi[MO] rispecchia la sua qualità nel produrre abiti belli ed etici.